Atene fu centro d’importanza capitale nella storia del mondo greco. Faro di civiltà, raggiunse il massimo splendore nel periodo classico.
Incarnano questo periodo tragediografi affermati come Eschilo, Sofocle e Euripide, noti filosofi quali Socrate, Platone e Aristotele e geniali artisti tra cui Fidia, Policleto e Skopas, oltre ad architetti del calibro di Ictino e Callicrate. Il progetto di riedificazione della città e dell’Acropoli (dopo la distruzione della seconda guerra persiana) si deve al grande politico Pericle che governò la polis tra il 450 e il 430 a. C.
Il riassetto dell’Acropoli, la costruzione di tre splendidi templi e di una porta monumentale, i Propilei, trasformarono la parte alta della città. Il materiale usato fu il marmo pentelico che arrivava dalle vicine cave dei monti Pentelici. Il teatro di Dioniso, sul pendio Sud, subì trasformazioni IV sec. a.C.; il teatro di Erode Attico venne aggiunto soltanto nel I sec d.C.
Il Partenone, costruito da Ictino e Calibrate, occupa l’area più grande dell’Acropoli (la costruzione, durata 9 anni, fu terminata nel 438 a.C.). La sua decorazione fu affidata allo scultore Fidia che realizzò anche la statua di Atena Parthenos (distrutta durante il V secolo), alta 12 metri e realizzata in oro e avorio (è una statua crisoelefantina).
Nel corso dei secoli il tempio fu adibito a chiesa, ma anche a moschea, arsenale e polveriera da parte dei Turchi che nel 1686 avevano occupato la Grecia. Oggi il Partenone e la collina dell’Acropoli rappresentano l’emblema della città in tutto il mondo.
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